Diario al tempo del Coronavirus n. 4

Un tempo ritrovato per i bambini

Nella Palestina di Gesù sono tre le categorie di persone che suscitano irritazione e scandalo – non nel popolo – tra gli scribi, farisei e dottori del Tempio. In primis i poveri, gli scartati dell’epoca: malati, portatori di handicap, emarginati, disperati e vedove. La seconda è la relazione di Gesù con le donne che ascolta, accoglie e non emargina diventando autentiche discepole.  «Nel Vangelo – dice Maria Dutto – Gesù ci dimostra che ascoltare le donne non era una formalità: guardava la loro vita, raccoglieva desideri e tensioni, non le lasciava in disparte, non chiedeva loro di starsene a casa, ma si faceva seguire. Le amava e le sanava. Questo è il mio sogno riguardo alla presenza delle donne nella Chiesa». Il comportamento di Gesù con le donne è controcorrente alla religione e cultura ebraica che le emarginava dalla vita pubblica e religiosa, per recintarle nel governo del focolare domestico dove la donna era l’indiscussa regina. Si riflette ancora poco sul fatto indiscusso che proprio nella passione, morte e risurrezione di Gesù la presenza, fisica e spirituale, delle donne  – altro scandalo – è allo Zenit mentre gli uomini scompaiono, rinnegano o non sanno che cosa fare, mentre sono le donne in primis la Maddalena ad annunciare la risurrezione di Gesù ai discepoli impauriti. Questo è ciò che dicono contemporaneamente gli evangelisti. Per ultimo i bambini con i quali Gesù amava circondarsi, magari giocando e raccontando loro storie o filastrocche. L’episodio narrato da Marco è significativo e scarsamente ricordato. “E gli portavano dei bambini perché li toccasse; i discepoli, però li rimproverarono. Vedendo ciò, Gesù si indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite; di quelli come loro, infatti, è il regno di Dio. In verità vi dico: colui che non riceve il regno di Dio come un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva imponendo loro le mani” (Mc 10, 13-16).  

Nonostante gli apostoli trovassero poco opportuno che i bambini si avvicinassero a Gesù, dovendo lui occuparsi di cose serie e importanti, la reazione di Gesù è di profondo sdegno, anzi vuole i bambini con sé e ne dà spiegazione rivelando che nel bambino è possibile stabilire con Dio una relazione buona, più immediata e robusta di quanto si immagini. Il dipinto di Carl Heinrich Bloch (Lasciate che i bambini vengano a me) mostra il contatto che Gesù stabilisce, di sua iniziativa, con i bambini, prendendoli per mano e stringendoli a sé.  Gesù vive con il popolo e – altro scandalo – dona il tempo, anzi molto tempo, ai poveri, alle donne e ai bambini. E’ la rivoluzione del tempo ritrovato per amore del suo popolo. Un tempo ritrovato, senza il prezzo “moderno” dove il tempo è stato svilito a solo denaro. Tempo ritrovato perché necessario per l’educazione, la formazione, della propria personalità e umanità. Lo scandalo di Gesù è quello di considerare i poveri, le donne e bambini come persone.

Un libro di Gianni Rodari

Il paradosso del coronavirus è che oggi non poche famiglie si trovano con i bambini a trascorrere l’intera giornata. Come suggerisce mons. Mario Delpini, bisogna cogliere l’attimo, la preziosa opportunità per la famiglia di riscoprire, o riprovare, un tempo ritrovato con i propri bambini. In questa possibile avventura  un prezioso suggerimento ci viene da Gianni Rodari, notissimo in Italia come in molti paesi stranieri, che ha contribuito a rinnovare profondamente la lettura per i ragazzi. Ai genitori, figli e bambini suggerisco la lettura di almeno uno di quattro libri dell’autore che vi propongo: Piccoli vagabondi, La Freccia Azzurra, Favole al telefono e Agente x.99: storie e versi dallo spazio.

Piccolo vagabondi (da 9 anni in poi) costituirà sicuramente una sorpresa per i lettori di Rodari: i fatti raccontati in questo romanzo sono quelli dell’Italia appena uscita dalla seconda guerra mondiale e il percorso di formazione dei tre ragazzi protagonisti si muove fra gente disperata o cinica, entra nelle lotte dei contadini per la terra, vive il dramma dell’alluvione del Polesine. Il realismo delle situazioni, però, non nasconde l’ispirazione del Rodari più noto, quella che lo rende capace di vedere, al di là delle sofferenze, un barlume di speranza affidato sempre alle nuove generazioni. Fatte le debite proporzioni è una lettura di straordinaria attualità.

La Freccia Azzurra, bellissimo trenino esposto nella vetrina della Befana, cattura lo sguardo del piccolo Francesco, che vende caramelle in un cinema e non avrà mai i soldi per comperarlo. Anche i giocattoli, però, hanno un cuore, e la notte del 6 gennaio salgano sul trenino; iniziano così un avventuroso viaggio per raggiungere i bambini che lì desiderano davvero. Rodari parla di temi importanti con leggerezza, e il suo fantastico treno transita sui binari della solidarietà, tocca le stazioni dell’amicizia, corre verso un sorridente futuro.

Chissà se il ragioniere Bianchi, rappresentante di commercio degli anni Sessanta, che al telefono ogni sera raccontava alla sua bambina favole straordinarie, oggi userebbe il «cellulare» o il fax…in ogni caso le Favole al telefono (da 6 anni in poi) sembrano non conoscere il passare del tempo: i paesi visitati da Giovannino Perdigiorno, la minuscola Alice Cascherina, i personaggi anticonformisti, gli eventi imprevisti e le dolcissime strade di cioccolato costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione, che Gianni Rodari sapeva coniugare con l’osservazione della realtà. Se gli agenti identificati con una sigla fossero tutti come il nostro Agente x.99 (da 9 anni in poi) probabilmente l’intero universo sarebbe al sicuro. Il simpatico personaggio nato dalla fantasia di Gianni Rodari è spinto, infatti, dalla curiosità e dalla voglia di amicizia: gli straordinari pianeti e gli incontri che ci descrive possiedono il sapore della scoperta non violenta e hanno il calore di quel sorriso sempre presente nelle pagine dell’ autore. Le Poesie per ridere che completano il volume appartengono, invece, ad un altro pianeta visitato dal «favoloso Gianni», quello degli alberi di Natale e anche qui vince il bonario umorismo, l’imprevisto gioco linguistico, il piacere del racconto.

Se questi libri non sono presenti nelle vostre case, in questo tempo di quarantena, si possono acquistare online via Amazon. Auguro di ri-trovare un tempo ritrovato insieme ai vostri bambini o nipoti. Buona lettura.  

                                                                                                             S.M.

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