Diario al tempo del coronavirus n. 8
Alda Merini, il «megafono degli ultimi»
A dieci anni dalla morte di Alda Merini, la poetessa dei Navigli, in data 8 maggio ’20 in parrocchia era in programma l’incontro pubblico con Aldo Colonello autore del libro Alda Merini la Poetessa dei Navigli (Edit. Meravigli). Aldo Colonnello è stato vicepresidente Nobel per Alda Merini. La lunga frequentazione con la poetessa (oltre quattro anni) gli ha consentito di conoscere numerosi aspetti condivisi con Alda Merini. La pandemia ha bloccato questo appuntamento che, appena sarà possibile, verrà programmato a data da destinarsi. Aldo Colonnello ci ha rilasciato un’intervista (pubblicata su Occhisulsociale) dove delinea dei tratti poco conosciuti di Alda Merini. La vita manicomiale «ha profondamente indirizzato – dice Aldo Colonnello – Alda Merini sia sulla poetica, sia nella sua esistenza». Pochi ricordano che fu Pasolini uno dei mentori e come lui Alda Merini sarà «il megafono degli ultimi». Con la fede la poetessa «svolge un dialogo continuo. In particolare con il tema della maternità e la figura di Maria» con un rapporto di profonda identificazione. Amica di mons. Gianfranco Ravasi che amichevolmente chiamava il “Ravasone”. Con sorpresa Alda Merini «sconfessa ogni forma di pessimismo» oltre al tema del dolore, della pietà, amava la gioia, la vita e stare con i giovani. Temi che potete leggere integralmente in questo linkato che riporta l’intera intervista:
A corredo un breve box di fotografie di Alda Merini con Aldo Colonnello, Maurizio Costanzo e Giovanni Nuti
S.M.
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